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Le penne dell'orco
da una favola di Italo Calvino

 

Regia: Alberto Guiducci
Con: Alberto Guiducci e Tiziano Paganelli
Con la collaborazione di: Chiara Cicognani
Assistente: Stefania Tamburini
 

 

Tratto da “L’Orco con le penne”, favola garfagnana estense inserita ne “FIABE ITALIANE - raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti” di Italo Calvino, lo spettacolo si rivolge ai bambini dai 4 anni, ma è godibilissimo anche da un pubblico adulto.
In scena un attore e un musicista che, usando l’immaginazione, dovranno essere così abili da suggerire al loro piccolo pubblico azioni rocambolesche e personaggi di fantasia, stimolando così la creatività dei presenti.
L’idea di questo lavoro viene dall’esigenza di far recuperare la capacità di inventare dal niente, di creare un mondo che nasce nell’immaginario infantile.
Ispirati anche dall’etimologia delle parole creare e crescere, verbi latini che condividono la radice KAR, che si ritrova nel sanscrito KAR- OTI (creare, fare). Il significato si estende anche a fare dal nulla, generare, formare, etc. contrariamente a quanto succede oggi con la televisione, i videogiochi e i giocattoli moderni, una volta i bambini crescevano per strada, inventando giochi di gruppo o creando storie con bastoncini e foglie secche. L’idea è di far riscoprire al bambino (e spesso ai genitori) che ci si può divertire anche con poco o con niente, con quello che si trova in casa o in giardino, senza bisogno di costosi giocattoli che rischiano di rendere chi gioca sempre più passivo.
Lo spettacolo viene narrato e rappresentato utilizzando unicamente quello che l’attore e il musicista trovano sul palco, con la fantasia un calzino di lana può trasformarsi in un serpente, una noce di cocco in un cavallo, o una trombetta in una spada, ecc. ecc.
Il tutto accompagnato da curiosi strumenti suonati dal vivo.

 

 

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